Il Comites Ginevra contro la legge sulla cittadinanza: spezza il legame con italo-discendenti
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Il Comites di Ginevra ha espresso la propria “ferma e profonda contrarietà” alla nuova legge sulla cittadinanza che “modifica in senso restrittivo l’accesso alla cittadinanza italiana iure sanguinis” per i discendenti degli italiani residenti all’estero. Il Comites ginevrino ha quindi definito “accelerato e senza alcun reale confronto con le comunità italiane nel mondo” l’approvazione della legge. E inoltre non usa mezzi termini definendola come un “attacco grave e inaccettabile” ai diritti di milioni di persone, “colpevoli soltanto di essere nate da generazioni di italiani emigrati e di avere mantenuto vivo il legame con l’Italia”.
In particolare, spiega il Comites, con questa legge chi è nato da cittadini italiani all’estero e ha ereditato l’identità italiana dalla propria famiglia rischia di non poter più ottenere il riconoscimento della cittadinanza se in possesso di un’altra cittadinanza o se non risponde a nuovi e rigidi requisiti burocratici. “Si tratta di una chiusura che esclude invece di includere, allontana invece di unire”, ha commentato il Comites. “Considerare la doppia cittadinanza come un ostacolo, o porre limiti arbitrari al riconoscimento dell’identità italiana per discendenza, è un atto discriminatorio che mina i principi stessi della nostra Repubblica. Viene così compromesso il legame storico, culturale e affettivo che unisce da decenni le comunità italiane all’estero al Paese d’origine”.
Il Comites di Ginevra ha quindi denunciato con forza la scelta delle istituzioni italiane di procedere senza coinvolgere le rappresentanze democratiche dei cittadini all’estero, “svilendo il ruolo dei Comites e del CGIE e ignorando i principi costituzionali di eguaglianza, partecipazione e inclusione”. Il Comitato italiano a Ginevra ha quindi chiesto “il pieno rispetto del diritto alla cittadinanza per chi è italiano per discendenza e per cultura, anche se nato e cresciuto fuori dai confini nazionali”. E inoltre ha voluto riaffermare il proprio impegno nella tutela dei diritti della comunità italiana residente nella sua circoscrizione e nella promozione di una cittadinanza inclusiva, consapevole e rispettosa delle storie familiari, sociali e culturali che legano l’Italia alle sue collettività nel mondo. “La cittadinanza non è solo un atto burocratico – ha concluso il Comites -: è il riconoscimento di un legame profondo con la nostra storia nazionale. Spezzarlo significa rinnegare una parte essenziale della nostra identità collettiva”.