
Il Ristorante Kytaly ha indovinato un concetto d’italianità che piace ad ogni fascia d’età. Rinomato nel mondo della gastronomia italiana a Ginevra, questo ristorante amichevole e chic mantiene uno status di eccellenza culinaria con ricette sane e gourmet, realizzate con prodotti selezionati da produttori italiani, custodi di una rinomata fama in termini di prodotti gastronomici. La scelta del prodotto è una delle qualità culinarie che distingue il Kytaly. Il ristorante lavora a stretto contatto con diversi produttori italiani, in un contesto di ricerca costante dell'eccellenza e della qualità che, da Kytaly, arriva fino all'offerta di pane fatto in casa.
Qualche giorno fa, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle modalità applicative della Legge sull’esercizio del voto all’estero (L.359/01), di fronte alla Giunta delle elezioni della Camera, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avanzato alcune proposte per riformare le condizioni organizzative e procedurali del voto degli italiani nel mondo. Si tratta a nostro avviso di proposte di buon senso e utili, mirate ad apportare correttivi già a partire dalla prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano.
Assumere “nuovo personale come funzionari, contrattisti o tecnici” per “assicurare un servizio pubblico celere ed efficace per i nostri connazionali residenti nella Confederazione elvetica”. È quanto richiede Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto in Europa, in una interrogazione al Ministro degli esteri Di Maio in cui riporta le “segnalazioni” dei connazionali residenti a Zurigo.
“Il centrodestra di governo, Lega Salvini Premier e Forza italia, è riuscito a bloccare l’aumento dell’IMU, grazie all’accordo raggiunto con Palazzo Chigi durante le discussioni sulla Delega Fiscale, che era già stata votata a favore dal PD, 5 Stelle, Italia Viva e LeU in Commissione Finanze”. Così in una nota Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa.
"Il voto degli italiani all'estero va messo in sicurezza, ma in maniera reale, non sostenendo meccanismi il cui unico risultato sarebbe indebolire la rappresentanza estera. A partire dall'inversione dell'opzione, che persegue esattamente il contrario degli obiettivi per il quali il voto andrebbe riformato”. Così Laura Garavini, senatrice di Italia viva eletta in Europa e Vicepresidente della commissione esteri, a commento di quanto dichiarato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in audizione oggi alla Giunta delle elezioni della Camera.