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Ticchio (Federazione Lucana in Svizzera): delusi dal Consiglio Regionale

L'anno scorso, Giuseppe Ticchio, Presidente della Federazione Lucana in Svizzera, aveva dimostrato entusiasmo per un futuro che sembrava orientato a "rilanciare" la Commissione Regionale Lucani nel Mondo (CRLM) e di conseguenza l'economia regionale. Ma oggi, un anno dopo, quel sentimento di entusiasmo "si è infranto" e "siamo punto e a capo". E la causa, secondo Ticchio, è l'elezione al Consiglio Regionale, e quindi alla Presidenza della CRLM, di Marcello Pittella, che assieme all'approvazione di una nuova legge regionale che riforma il CRLM e il mondo delle associazioni di lucani all'estero, sta, secondo Ticchio, facendo "il funerale" ai corregionali e all'associazionismo che vivono fuori dalla regione.


Ticchio si è quindi lamentato con il Presidente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella, che "non si è preoccupato minimamente di prendere in considerazione il nostro suggerimento" di dare una delega a un esperto "che si occupi 24h" delle questioni dei lucani nel mondo. "Siamo delusi, amareggiati e insoddisfatti di come il Presidente Pittella ha impostato il cammino della CRLM - ha proseguito il Presidente della Federazione Lucana in Svizzera -. La nuova approvazione della Legge L.R.11/2025 ha fatto il resto, logorando a dismisura i rapporti con i Lucani nel mondo". Pittella, secondo Ticchio, sta costruendo "sempre più muri e sempre meno ponti" fra la Regione i suoi corregionali all'estero".

E questa legge ha diversi motivi che la rendono "un muro": il primo è che è una legge "cucita su misura per l’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale"; secondo, perché "l’esecutivo della CRLM è sempre stata costituita dai legittimi rappresentanti dei Lucani all’estero in rappresentanza dei quattro continenti. Con la nuova legge l’esecutivo è formato da cinque consiglieri regionali, praticamende un doppione dell’Ufficio di Presidenza". Terzo motivo, è che questa legge, di fatto, "elimina il Forum dei Giovani". Quarto: "taglia la figura del rappresentante delle Federazione all’interno della Commissione Regionale dei Lucani nel mondo, figura preponderante tra la Regione e le Federazione all’estero e in Italia" e "gli “Sportelli Basilicata” presso le Federazioni, un servizio socio-economico e d’immagine per la nostra regione fuori regione e per tanti nostri corregionali che in passato sono stati all’estero e chiedono informazioni a tale riguardo". C'è anche un sesto motivo, ossia "il limite di mandato per i componenti della CRLM nonostante siano tutti volontari". Questo, per Ticchio è una "norma tutta Lucana" che gli pone dei dubbi di costituzionalità. Ma è l'ottavo punto con cui, secondo Ticchio, si "raggiunge l’indecenza" della L.R.11/2025: la "modalità di iscrizione all’albo regionale delle Associazioni e Federazioni". "Per diventare soci, oggi, bisogna presentare il proprio curriculum vitae come fossimo una grande azienda - ha spiegato Ticchio -. Assurdo. Se questo passaggio si confermerebbe così com’è stato scritto, non esisteranno più né associazioni Lucane all’Estero e tantomeno in Italia"

L'unica certezza, secondo Ticchio, è che "la presente Legge 11/2025 certifica il funerale della Commissione Regionale dei Lucani nel mondo". E rivolgendosi a Pittella e al governatore della Basilicata, Vito Bardi, ha chiesto: "assumetevi la vostra responsabilità", perché "con atti amministrativi sbagliati e non riflettuti attentamente state smantellando l’unica industria attiva e mai fallita in Basilicata, i Lucani all’estero".

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