Le elezioni dei COMITES: molti commenti fuori luogo
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Il dato saliente delle recenti elezioni dei COMITES non è certo il successo a valanga del Partito Democratico e delle sue liste-civetta. Ci sembrano fuori luogo ed in alcuni casi ridicole le reazioni trionfalistiche di esponenti locali e di parlamentari del PD che esultano per le percentuali bulgare dei loro candidati. Il dato eclatante di questo voto è il crollo della partecipazione, che in alcune realtà della Svizzera fatica a raggiungere il 2% del potenziale elettorato. Questo è dovuto certo alla macchinosità del meccanismo di iscrizione alle liste elettorali, come pure al pasticcio combinato con il prolungamento dei tempi per le iscrizioni all’Albo degli elettori. Ma non possiamo non ragionare in termini più complessivi e su ragioni più di fondo: lo stato delle nostre associazioni, ormai invecchiate e spesso svuotate di iscritti e di iniziativa; la scarsa credibilità dei COMITES uscenti, che in molte realtà si sono acconciati ad una logica consociativa con le rappresentanze consolari (ad esempio essi sono stati di fatto silenti rispetto alle pesanti riduzioni dei servizi consolari!); la delega di molti problemi ai parlamentari eletti all’estero, con i quali i COMITES hanno istaurato un rapporto fiduciario e poco rivendicativo.
Cosa fare ora di fronte a questo dato che di fatto conferisce ai COMITES una legittimazione molto ridotta? Il nostro auspicio è che gli eletti, ai quali auguriamo comunque buon lavoro, abbiano consapevolezza di questi limiti e svolgano la loro funzione cercando quanto meno di allungare le antenne: ad esempio organizzando regolari audizioni con le variegate realtà organizzate e con le personalità che possono portare un contributo importante su tematiche specifiche. Ma dobbiamo forse metterci tutti insieme attorno ad un tavolo e iniziare a ragionare in termini critici e radicali su come riorganizzare la partecipazione e la rappresentanza degli italiani all’estero. Ci auguriamo soprattutto che il PD, che rappresenta la forza politica maggioritaria, non si senta, nella logica galoppante anche all’estero del Partito della Nazione, il titolare esclusivo di queste tematiche ed apra ad un confronto con tutte le forze politiche ed associative.
Cesidio Celidonio
Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà in Svizzera