ACLI Svizzera: la legge sulla cittadinanza un'ingiustizia generazionale
Le ACLI Svizzera hanno espresso in queste ore una "profonda preoccupazione" e una "ferma opposizione" nei confronti della legge sulla cittadinanza approvata dal Governo italiano nelle settimane scorse. Secondo il Consiglio Nazionale delle ACLI Svizzera, riunitosi sabato scorso a Losanna, queste legge è stata presentata come "una misura di semplificazione", ma nei fatti "stravolge il principio dello ius sanguinis per gli italiani residenti all’estero, negando la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli nati all’estero da cittadini italiani con doppia cittadinanza". E dunque, questa nuova legge rappresenta "una frattura culturale e identitaria" che "rischia di recidere un legame storico e simbolico tra l’Italia e la sua vasta diaspora".
Nei cantoni svizzeri con alta presenza italo-svizzera, la doppia cittadinanza non è un’eccezione, ma una condizione comune e condivisa, che riflette una realtà sociale profondamente radicata, spiegano dal Consiglio Nazionale delle ACLI Svizzera. Così, quindi "si crea un’ingiustizia generazionale. Si disconosce il diritto dei nostri figli ad appartenere a una storia, una cultura e una comunità che sentono propria".
Le ACLI Svizzera hanno quindi spiegato di riconoscere la necessità di una cittadinanza consapevole, ma hanno altresì respinto qualsiasi approccio esclusivo o penalizzante: "la cittadinanza non è solo un atto burocratico, ma l’espressione di un’identità viva, partecipata, fondata su valori condivisi, sulla lingua, sull’impegno civico e sul senso di appartenenza".
Le ACLI Svizzera si sono quindi unite all’allarme lanciato da associazioni, costituzionalisti e rappresentanti delle comunità italiane nel mondo, chiedendosi che venga rivista radicalmente la proposta, salvaguardando il diritto alla cittadinanza per i figli degli italiani all’estero, anche in presenza di doppia cittadinanza: "Non possiamo accettare che si taglino le ali a nuove generazioni di italiani all’estero. La vera semplificazione è quella che include, non quella che esclude".