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Lugano celebra l’Italia per la Festa della Repubblica

Alla presenza di un foltissimo pubblico, fra autorità svizzere cantonali, rappresentanti di municipi del Lago di Lugano e istituzioni italiane, nonché degli esponenti di spicco della società ticinese nei settori dell’industria, della finanza, delle arti, delle scienze e dell’accademia, il Console Generale d’Italia a Lugano, Gabriele Meucci, insieme al Presidente del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino, Michele Guerra, ha celebrato la Festa della Repubblica presso la prestigiosa Sala Teatro Carlo Cattaneo, situata all’interno del complesso del Consolato Generale.


Erano presenti al completo anche gli allievi maturandi delle due scuole parificate di Lugano (Leonardo Da Vinci e Istituto Elvetico), che il Consolato generale da qualche anno introduce al pubblico il 2 giugno con una cerimonia che vuole significare, insieme alla maturità scolastica, anche l’ingresso nella maturità civile e nella comunità sociale di cui si faranno guida e classe dirigente.

Sia il Ministro Meucci che il Presidente del Gran Consiglio Guerra hanno rimarcato, ciascuno nei propri interventi e in una notevole comunanza di vedute, il tratto tanto caratteristico che lega il Cantone Ticino e l’Italia, la compenetrazione delle due culture che si agganciano a valori condivisi, l’arricchimento reciproco, il ravvivarsi in forme nuove e articolate del rapporto ora istituzionalizzato della Regione Insubrica (Piemonte, Lombardia e Cantone Ticino). Entrambi hanno voluto efficacemente valorizzare appieno le eccellenze che legano i due territori, e che fanno entrambi protagonisti nel campo della cultura e dell’economia.

Il pubblico, che come spiegato dal Consolato stesso è affluito in maniera eccezionale, ha lasciato la Sala Teatro Carlo Cattaneo di Lugano dopo oltre tre ore dall’inizio dell’evento, “visibilmente soddisfatto e commosso”, testimoniando di aver sommamente gradito lo spirito e la forma dell’evento, che accomuna una volta l’anno l’importante comunità italiana del Cantone Ticino (130.000 connazionali su 250.000 abitanti del Cantone) in maniera solenne e al contempo sobriamente festosa. Sono tutti loro, i nostri connazionali, gli ambasciatori dell’Italia in Svizzera nel Cantone del Ticino.