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La SAIG invita a Ginevra la Band FaberNoster per far rivivere le emozioni dalla musica e parole di Fabrizio De André

FaberNoster, “Nostro Fabrizio” è lo storico tributo a Fabrizio De André che la Band dal 2004, ufficialmente riconosciuta dalla Fondazione De André, FaberNoster è anche Associazione Culturale e marchio registrato, porta in tournée in Italia e all’estero. Con oltre 250 concerti in tutta Europa è punto di riferimento per l’omaggio  e l’interpretazione della Canzone DeAndreiana, a vent’anni dalla morte del celebre Cantautore, La Band musicale FaberNoster, la prima data per ricordare uno dei migliori poeti italiani in Svizzera è stata all’affiche a Ginevra, lo scorso 21 settembre, un’elettrizzante prestazione canora organizzata dalla Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) con il Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e in partenariato con l’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo (IIC).


Con notevole entusiasmo ed energia, i sei musicisti, hanno simpaticamente intrattenuto il pubblico in sala, proponendo un repertorio che ha spaziato da “Bocca di Rosa” a “Il Pescatore” il vasto repertorio musicale del Cantautore genovese. Il gruppo Emiliano ha regalato due ore di spettacolo rivisitando quelli che sono stati le canzoni fischiettati da due generazioni.

A presentare il Gruppo Emiliano, il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, che ha poi chiamato sul palco per i saluti istituzionali il Console Aggiunto, la Dott.ssa Roberta Massari e la direttrice dell’IIC, Dott.ssa Licia Coffani.

Al termine della vibrante prestazione,  la redazione ha intervistato il gruppo di cui vi proponiamo

Vi è piaciuto il concerto? Che sensazioni vi ha dato suonare per la prima volta in Svizzera?

“Ci siamo divertiti. Ad ogni concerto, grande o piccolo, vicino a casa o lontano, mettiamo il divertimento e lo stare bene al primo posto perché solo così si possono trasmettere belle sensazioni al pubblico che si godrà quindi una bella serata. Quindi per rispondere alla tua domanda: siamo stati molto bene, e speriamo lo siate stati anche voi. In fondo poi non ci siamo sentiti davvero "all'estero", un po' perché ogni volta che siamo su un palco siamo a casa e poi perché ci siamo trovati davanti un pubblico coinvolto e attento, sicuramente estimatore di De André. Insomma, la sensazione era quella di essere tra amici.”

Come vi è sembrata l'accoglienza svizzera?

“Ci siamo trovati bene fin da subito. Siamo stati trattati con professionalità e cordialità. L'organizzazione e il modo in cui ti interfacci con gli ideatori del concerto possono sembrare aspetti secondari, sono invece fondamentali per poter salire sul palco sereni e pensare solo a suonare bene. Carmelo Vaccaro è stato prezioso e ci sentiamo onorati di aver collaborato con lui suonando nella Salle Polivalente des Avanchets le nostre interpretazione del cantautore genovese. Se dovesse chiamarci ancora verremmo molto volentieri!”

Come decidete le canzoni da suonare e come scegliete il modo di interpretarle?

“Prima di essere 6 fautori di musica con strumenti diversi siamo 6 ascoltatori di musica con gusti diversi. Questo, se all'inizio ci mette in difficoltà nel scegliere nuove canzoni alla fine ci offre una rosa più ampia di stimoli e idee da condividere per creare un nostro filtro personale nel quale avvolgere le versioni originali.

Ce ne sono poi alcune che non re-interpretiamo se non attraverso la mera esecuzione: le note sono le stesse, le nostre dita e la nostra voce il filtro.”

Progetti per il futuro?

“L'idea di spingerci oltreconfine è abbastanza recente e fin da subito eravamo un po' titubanti su come potrebbe essere accolta una tribute band di Fabrizio De Andrè. La buona riuscita del concerto a Ginevra ci ha caricato di ancora più entusiasmo e la positività necessaria per continuare in questa direzione. il 9 Novembre suoneremo infatti a Locarno e in cantiere ci sono altre situazioni sempre nel centro-Europa. Parallelamente stiamo lavorando a uno spettacolo-concerto incentrato sul concept album La Buona Novella che vedrà la luce l'anno prossimo. Chi volesse rimanere aggiornato può andare sul nostro sito fabernoster.it o sulla nostra pagina facebook/Instagram.”

Quindi, missione compiuta! Anche stavolta la SAIG ha individuato e proposto uno spettacolo di alto spessore musicale, anche se il pubblico non ha risposto secondo le aspettative. I musicisti ed i tecnici della Band musicale FaberNoster invece, non si sono smentiti : simpatia, entusiasmo, energia e, certamente, tanta tanta professionalità, sono stati i punti di forza di un gruppo che non smentisce il savoir faire del Made in Italy anche nella musica.

Carmelo Vaccaro