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Di Pierri: la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera conferma per sesto anno consecutivo il suo ruolo di leader

“Dal 1909 la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera opera sul mercato svizzero senza soluzione di continuità al servizio delle imprese dei due Paesi: in particolare per intensificare, semplificandoli, i flussi commerciali e di investimento, in generale per favorire proficue reciproche relazioni”. Così Vincenzo Di Pierri, Presidente della CCIS, nel bilancio dell’azione camerale nell’anno appena concluso.


“Grazie all’impegno profuso da ormai più di un secolo, - scrive il Presidente – la Camera ha consolidato, accrescendola, la propria posizione di fornitrice di servizi qualificati nel campo dell’internazionalizzazione. I rapporti costruiti nel corso di decenni sul territorio con gli interlocutori locali, che costituiscono un patrimonio irrinunciabile, e con gli attori istituzionali italiani quali Ambasciata d’Italia ed ICE hanno contribuito a conferire alla Camera il ruolo di riferimento affidabile, duttile e, oggi, imprescindibile per aziende, associazioni ed istituzioni italiane e svizzere attive a sostegno all’export e dell’attrazione di investimenti, protagoniste dell’interscambio commerciale”.

“Il costante sforzo teso a favorire l’azione del Sistema Italia, l’intensa collaborazione e la fiducia delle imprese si sono tradotti nel costante adeguamento, di struttura e servizi, alle esigenze delle aziende e del mercato. Uno sforzo – sottolinea Di Pierri – che ha dato i suoi frutti sul piano operativo, sottolineato dal fatto che dal 2016, anche in questo caso senza soluzione di continuità, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera viene classificata al primo posto nella graduatoria di performance introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano per valutare l’operato delle 81 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE)”.

Si tratta, commenta il presidente della CCIS, “di un risultato che, certificando autorevolmente la credibilità dell’azione, galvanizza tutti coloro che vi hanno contribuito: primi fra tutti, i collaboratori, i quali - forti del sostegno fattivo del Consiglio Camerale - assieme ad una legittima fierezza, da questo traguardo traggono stimoli finalizzati a garantire anche per il futuro l’alto tasso di qualità dei servizi forniti, profilandosi con professionalità anche in una funzione di indirizzo”.

“Ecco pertanto che anche quest’anno l’imperativo è quello di ripartire, sapendo far tesoro di quanto sin qui ottenuto, ma – annota – nella consapevolezza di quanto sia importante continuare ad intercettare le mutevoli esigenze del mercato, puntualmente in grado di cogliere le opportunità che possono derivare da preziose collaborazioni, che vanno ricercate e per quanto possibile intensificate. Invariato – assicura, concludendo, Di Pierri – resta l’obiettivo di agire con la necessaria efficacia ed efficienza al fine di concorrere fattivamente a mantenere solidi i rapporti con la Svizzera che anche nel 2021 si è confermato quarto mercato di sbocco in assoluto per l’export Made in Italy nel mondo”.