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Spid all’estero: Garavini (Iv) interroga il Governo

“Rendere facilmente accessibile lo SPID agli iscritti all'AIRE”: a richiederlo è la senatrice Laura Garavini (Iv) in una interrogazione ai ministri degli esteri e per l'innovazione tecnologica, Di Maio e Colao. “Il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione – si legge nella premessa - è stato avviato con la legge 7 agosto 2015, n. 124, durante il Governo Renzi, ed è stato ripreso dai successivi Governi con l'obiettivo meritorio di rendere la pubblica amministrazione più efficiente ed accessibile, continuando a procedere nell'implementazione anche nei mesi di lockdown; la digitalizzazione dei servizi pubblici – annota la senatrice eletta in Europa – ha opportunamente coinvolto anche gli italiani iscritti all'AIRE, attraverso, ad esempio, l'erogazione all'estero della CIE, carta di identità elettronica, prevista dal decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, come pure una serie di altri servizi attraverso il portale dei servizi consolari del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale "Fast IT"”.


“Il sottosegretario Benedetto Della Vedova, in risposta all'interrogazione 3-02124 a firma dell'interrogante, svolta nella seduta n. 104 della 3ª Commissione permanente del Senato (9 marzo 2021), ha confermato che l'obbligo di autenticazione digitale per accedere ai servizi della pubblica amministrazione, entrato in vigore a livello nazionale il 1° marzo 2021, è stato prorogato di due anni per l'accesso dall'estero dal decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21; come si legge anche sul sito del Ministero, - riporta Garavini – dal 1° gennaio 2023, in ottemperanza al "decreto semplificazioni", sarà possibile accedere al portale con le sole credenziali SPID (sistema pubblico di identità digitale). Chi però si è registrato prima di tale data potrà continuare ad utilizzare le credenziali di accesso di cui dispone fino al 31 marzo 2023: la fruizione dei servizi consolari in rete non sarà vincolata all'obbligo di carta di identità elettronica o di SPID. Quindi, il portale per i servizi consolari "Fast IT" rimarrà accessibile tramite la semplice richiesta di credenziali ottenibile attraverso la compilazione del form on line”.

“In particolare – segnala la parlamentare – la necessità di rilascio e utilizzo dell'identità SPID è stata rinviata a dicembre 2022, mentre l'obbligo della CIE entrerà in vigore a marzo 2023; gli italiani all'estero hanno quindi due anni di tempo in più per dotarsi del sistema unico di accesso con identità digitale. Allo stesso modo, la pubblica amministrazione ha due anni di tempo per rendere lo SPID facilmente accessibile anche agli iscritti all'AIRE”.

Visto che “attualmente la creazione di un sistema unico di accesso con identità digitale risulta ancora difficoltosa per gli iscritti AIRE, poiché i provider richiedono l'indicazione di un indirizzo e un telefono italiano anche se si risiede all'estero”, la senatrice chiede ai due ministri “se non ritengano opportuno impiegare questi due anni di tempo in più per rendere facilmente accessibile lo SPID agli iscritti all'AIRE, promuovendo presso i provider attualmente disponibili per gli italiani all'estero un iter di creazione del profilo più semplice, che non sia vincolato al possesso di un numero di telefono italiano o di un indirizzo fisico” e “se non ritengano altresì opportuno prevedere un provider pubblico specifico per lo SPID di chi è iscritto all'anagrafe dei residenti all'estero”.

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