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Basilea: Il consolato d'Italia alla Basler Jugendbücherschiff

“Il Console d’Italia, Michele Camerota, ha partecipato al vernissage della 37° edizione della Basler Jugendbücherschiff che si tiene quest’anno dal 16 al 30 gennaio. La famosa barca MS Christoph Merian, attraccata alla banchina Schifflände, nel pieno centro della città, è aperta al pubblico di ogni età e si trasforma, in questi giorni, in una biblioteca carica di libri per bambini e ragazzi.


Nel suo discorso di apertura, il Ministro cantonale per l’educazione, Conradin Cramer, ha pubblicamente apprezzato il coinvolgimento del Consolato nell’evento, considerato peraltro un appuntamento rinomato e sempre atteso, nel ricco e raffinato panorama culturale locale. Il Consolato d'Italia é per parte sua molto lieto di sostenere l’iniziativa, all’interno della quale ha promosso l’incontro con la scrittrice e illustratrice per bambini Francesca Sanna, che mercoledì 24 gennaio leggerà ai presenti la storia raccontata nel suo ultimo libro “Die Flucht” (locandina allegata). “Die Flucht” ha conseguito la nomina per il "Deutscher Jugendliteratur Preis 2017" nella categoria "Bilderbücher".

Il Console Camerota, esprimendo soddisfazione per la calorosa accoglienza ricevuta dagli organizzatori e dal Ministro Cramer, sottolinea come sia possibile, anche con piccoli investimenti, avere importanti riscontri di immagine per le nostre Istituzioni e per la promozione della nostra lingua e cultura. L’occasione è stata un’ulteriore conferma del diffuso interesse per l’italiano mostrato sia dalle Autorità che dalla popolazione locale; un interesse che andrebbe maggiormente coltivato da parte degli addetti ai lavori. È opportuno – continua il Console – aggiornare la nostra offerta in una città come Basilea, notoriamente aperta, sempre più multinazionale e plurilingue, dove l’italiano non può contare su quel percorso preferenziale che aveva nei decenni passati, a fronte del sopraggiungere di altre importanti collettività straniere che qui si sono stabilite. Bisogna, quindi, rivolgersi non solo ai nostri emigrati e ai loro discendenti ma anche e sempre di più agli svizzeri e agli altri stranieri qui residenti che, in un contesto di plurilinguismo diffuso, manifestano interesse ed apprezzamento per la dolce lingua.