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ASSISTENZA ITALIANI ALL’ESTERO IN DIFFICOLTÀ/ MERLO SCRIVE AGLI AMBASCIATORI: COINVOLGETE COMITES E CGIE

Com’è noto, con il decreto “Cura Italia”, approvato dal Parlamento lo scorso 24 aprile, il governo ha stanziato 5 milioni di euro per il potenziamento dell'assistenza ai connazionali all'estero in situazioni di difficoltà. In particolare, viene autorizzata nello stato di previsione del ministero degli Esteri la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2020 ad integrazione delle misure per l'assistenza ai cittadini all'estero in condizioni di indigenza o necessità.


“Si tratta di uno sforzo considerevole a sostegno delle collettività all'estero, tanto più rilevante nelle attuali difficilissime condizioni del Paese sotto il profilo economico-sanitario”, scrive Ricardo Merlo, Sottosegretario alla Farnesina, in una lettera inviata oggi a tutti gli Ambasciatori italiani nel mondo, cui chiede di coinvolgere Comites e CGIE nella selezione degli interventi da finanziare.

“Proprio in considerazione delle circostanze eccezionali che stiamo attraversando - sottolinea il Sottosegretario nella lettera - ritengo importante confermare e accrescere all'estero il rapporto di collaborazione tra le sedi istituzionali e gli organi rappresentativi delle nostre collettività”.

“Sentito il Direttore Generale per gli Italiani all'Estero, Min. Plen. Luigi Vignali, - continua Merlo – auspico quindi che nella procedura avviata per individuare gli interventi da finanziare con i fondi addizionali che ciascuna Rappresentanza diplomatica-consolare potrà richiedere, vogliate raccogliere le valutazioni ed i suggerimenti degli organismi rappresentativi (Com.It.Es e Consiglieri CGIE) in occasione dei vostri regolari contatti e scambi su altri temi”.

Nel ringraziare i diplomatici per il lavoro che portano avanti ogni giorno a favore delle comunità italiane all’estero, il Sottosegretario Merlo coglie infine l’occasione per “esprimere il mio più vivo apprezzamento per l'impegno con cui avete efficacemente supportato il rientro di decine di migliaia di italiani, così come per le attività di assistenza ai connazionali poste in essere in questo periodo di emergenza”. (