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Proiezioni del docufilm Non far rumore a Domodossola e a Zurigo

E’ giunto il momento di FAR RUMORE…Il 18 ottobre 2019 alle 23:10 esce su Raitre un Docufilm fortemente voluto da Alessandra Rossi e dal regista Mario Maellaro. Naturalemente il nostro è solo un titolo provocatorio, perché il titolo originale del docufilm è “NON FAR RUMORE”. Esce in tarda serata, e quindi vien da pensare, ma a chi interessa, chi vuoi che lo guarda. Invece non è così, sin da subito in molti lo hanno visto…in molti, come quando si guarda un quadro di Picasso, hanno capito che questo non è un semplice Docufilm, ma che è un capolavoro.


Un capolavoro pieno di emozioni, di testimonianze scomode per alcuni, di ricordi tristi per altri. La macchina è stata accesa, si è messa in moto, e quindi non ci si può più fermare, il docufilm deve essere visto da tutti e ovunque. Una delle proiezioni è stata fatta alla ex-Casa del Fanciullo, luogo in cui hanno vissuto alcuni dei protagonisti, Fabrizio Di Berardino e Franco Stelitano.

Da giornalista la mia curiosità non ha valichi e quindi domando a Fabrizio, come hai vissuto questa giornata a Domodossola. Ecco quello che ci ha risposto…

…E così come se fosse tutto normale, noi ex Casa del Fanciullo, ci siamo ritrovati dopo 6 anni dalla creazione del gruppo su Facebook, quel gruppo che era nato per ritrovarci, per essere liberi di raccontare cose belle, cose tristi, cose tragiche, senza nessun tipo di censura e soprattutto, aveva come scopo principale far conoscere alla gente di Domo la verità.

Non solo la bella storiella dei religiosi che aiutano i bisognosi e i figli degli emigranti verso la svizzera. Tra l’altro era anche così: con noi nel collegio c’era anche brava gente, di cuore e amore disinteressata che era lì per la sola voglia di aiutare…Purtroppo oltre loro, c’era anche altro; cattiveria e crudeltà, frustrazione repressa e rovesciata addosso a chi non si poteva difendere in nessun modo. C’era anche questo. Cose che nessuno vuol sentire, cose che è meglio negare, così ci si sente meglio. Un Collegio non può essere un parco giochi, un villaggio turistico dove i bambini amano stare. Non esiste, sarebbe contro natura. Chi lo pensasse è fuori di testa.

Tra l’altro erano parole citate spesso da P. Michelangelo: i bambini non dovrebbero stare in posti così ma a casa con i propri genitori.

Noi ex Casa del Fanciullo, di nuovo sotto il cinema della cappuccina. Domenica eravamo un bel gruppo, più di 30 persone. Siamo andati a Domodossola, in treno come allora, su quella stessa linea che ci ha dato tanti dispiaceri. Dopo Iselle, quando il treno rallenta e passa in quelle buie e tristi gallerie, mi tornavano tante cose in mente. M’he salito il magone, non solo a me.

Arrivati a Domodossola sul solito binario 2, più di qualcuno non ha trattenuto le lacrime. Poi è stato bello ritrovare tanti amici che non erano con noi sul treno, quelli di Domodossola, quelli che ci tengono ad essere presenti quando ci ritroviamo. Poi le solite battute, le Foto, il ripercorrere la strada a piedi che ci riportava al collegio. Ci hanno raggiunto anche Alessandra Rossi e Toni Ricciardi a pranzo.

Come se fosse la cosa più naturale del mondo, siamo andati a vedere, in quel cinema, un docufilm di raitre che parla di noi e della nostra storia. Il desiderio della nostra pagina era divulgare la verità, la nostra verità, nella più assoluta libertà. Certo, chi se lo sarebbe immaginato che la nostra storia sarebbe potuta arrivare ad una cassa di risonanza simile?  È proprio vero che sognare alla grande permette di non autolimitarsi.

Che bella giornata. Le prime file erano occupate tutte da noi  ex Casa del Fanciullo e le altre da molta gente di Domodossola, insomma una sala piena.

E’ incominciata con una toccante introduzione di P.Vincenzo, con la sua personale testimonianza e ammissione che non tutto è andato come loro avrebbero desiderato, non tutto era rose e fiori. Francamente sarebbe stato impossibile con così tanti ragazzi. E’ stato bello ascoltarlo. Poi la Proiezione. Era l’ottava volta che la vedevo. Ma stavolta lì, seduto tra Alessandra e Toni. Credo d’aver pianto tutto il tempo. Non mi era mai accaduto, nemmeno la prima volta in diretta sulla rai. Poi alla fine un abbraccio liberatorio, mi alzo, guardo le prime file, tutti in lacrime.
Penso: cavolo che gran lavoro, che emozione, che Bello!

Poi il bellissimo commento di Toni che dà il giusto merito al clero per l’aiuto dato agli emigranti verso la svizzera. Poi due parole dette anche da parte mia e da Franco Stelitano. Tutto bello, emozionante, sono uscite solamente cose belle e positive pur non nascondendo la durezza del tema.
Io pensavo di far raccontare qualche episodio tragicomico di quei tempi vissuto alla Casa del Fanciullo per finire in bellezza.

Poi però l’equilibrio si è rotto e la mania di protagonismo di qualcuno ha preso il sopravvento. Quella smania perbenista e bigotta, che porta a negare e a difendere ad oltranza il Clero, cerca di sgomitare, di tornare a galla, sporcando persino i principi più cristallini e preziosi della dottrina cristiana.

A qualcuno questa cosa ha dato fastidio e tenta di tirar su un teatrino da difensore delle cause perse, portando tesi strampalate che nessuno ha capito, interprete compreso. Difensore del nulla visto che non c’è un accusatore. Ma va benissimo così, anzi..

Io non mi sognerei mai di fare o partecipare a qualcosa che piaccia a tutti. A qualcuno deve dar fastidio altrimenti non avrebbe senso, non sarebbe verità. Quindi ben venga anche questo.

In questa giornata speciale abbiamo ritrovato dopo 37 anni Giuliano Felline. Fu lui che ebbe l’intuizione di creare una pagina FB per ritrovarci: se ci siamo ritrovati è merito di una sua intuizione. Il mio è stato solamente quello di salvarla da una pazza amministratrice che filtrava tutti i post e rendeva visibili solo quelli che le facevano comodo, insomma sempre a mettere dei paletti. Quindi grazie Giuliano a nome di tutti!!!

Scontato il ringraziamento di chi ha organizzato la proiezione: il nostro Fabio Basta. Un immenso grazie a Toni Ricciardi anche per la gestione del dibattito e ad Alessandra Rossi che ha lavorato un anno per noi.

Poi da Domodossola è arrivata anche l’Anteprima in Svizzera, a Zurigo, organizzata con maestria da Toni Ricciardi, promossa dall’Associazione Campana di Zurigo e patrocinata  Consolato Generale d'Italia a Zurigo. Ancora una volta come a Domodossola noi eravamo presenti al fianco di Alessandra Rossi, Mario Maellaro, e dei progragonisti Fabrizio di Berardino, Franco Stelitano, Catia Porri, Enrico Tittaferrante, Egidio Stigliano.

Enrico venuto da Roma dice: 
Tante persone e immensa emozione.
5 minuti di applausi e un immenso abbraccio collettivo fra di noi.
Mai avrei immaginato di vivere qualcosa del genere nella mia vita.
Ora non sono più solo.

Oltre ai protagonisti in seconda fila erano presenti anche Daniele Salvitti, Daniele Perri, Antonio Camassa, Dario Scardarella, Walter Busato, Giuliano Felline, Ex ragazzi della CDF che come una casa dalle fondamenta solite non hanno più voglia di NON FAR RUMORE.

 

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