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CONTRO I SOVRANISTI E PROFITTATORI AL VOTO PER L’EUROPA E NON SOLO - DI DINO NARDI

Ci stiamo ormai avvicinando velocemente al 26 maggio quando i cittadini dell’Unione Europea voteranno per rinnovare il Parlamento Europeo. Un evento elettorale molto importante per tutti i cittadini comunitari ma, soprattutto, per i quindici milioni di elettori che risiedono in un Paese dell’Unione diverso dal loro, compreso gli oltre 1,4 milioni di cittadini europei (tra cui 600'000 italiani) che vivono in Svizzera, un Paese non facente parte dell’UE ma con la quale la Confederazione ha importanti Accordi bilaterali come, per esempio, quello sulla Libera circolazione delle persone.


Si, un evento, quello del prossimo 26 maggio, più importante di altre elezioni europee del passato perché tutti siamo testimoni che stiamo vivendo un periodo storico in cui, oggi, molti in Italia ed in Europa - quelli definiti “sovranisti” - stanno mettendo in discussione l’UE e le sue regole, addebitandole (spesso in modo strumentale) i problemi emersi negli ultimi anni di crisi economica, dimenticando tuttavia i tantissimi benefici che l’Unione ha portato in questo continente: uno su tutti una pace lunga oltre settanta anni come mai vissuta e goduta in passato! È quindi indispensabile che quanti non vogliono riportare indietro nel tempo l’orologio della storia cerchino in tutti i modi di votare per esprimersi a favore di quelle forze politiche che vogliono migliorare l’Unione Europea ma non distruggerla.

Un appello particolare anche agli italiani residenti in Svizzera che, purtroppo, in queste elezioni non possono avvalersi del voto per corrispondenza (valido solo per le elezioni politiche ed i referendum) e che dovranno affrontare certamente dei sacrifici dovendo recarsi in Italia per votare nei rispettivi comuni di iscrizione all’anagrafe elettorale.

Anche perché risiedendo in Svizzera, Paese che non fa parte dell’Unione Europea, non è possibile votare né per i candidati locali (non essendocene, ovviamente!), né presso le Rappresentanze diplomatico-consolari italiane per votare i candidati dei collegi italiani, come invece possono fare gli italiani residenti in un Paese dell’Unione. Peraltro molti elettori emigrati italiani, a seconda del luogo di iscrizione nelle liste elettorali, sempre il 26 maggio, sono chiamati alle urne anche per rinnovare ben 3783 Amministrazioni locali oppure il Consiglio Regionale (nel caso dei piemontesi) per cui, per tutti loro, vi sarà una ulteriore e forte motivazione per recarsi a votare in Italia.

Per i residenti all'estero è prevista la tariffa Italian Elector (viaggi internazionali da/per l'Italia a bordo dei treni Eurocity Italia-Svizzera). Il viaggio di andata può essere effettuato dal decimo giorno antecedente il giorno di votazione (questo compreso) e quello di ritorno fino alle ore 24 del decimo giorno successivo al giorno di votazione (quest’ultimo escluso).

In ogni caso il viaggio di andata deve essere completato entro l’orario di chiusura delle operazioni di votazione e quello di ritorno non può avere inizio se non dopo l’apertura del seggio elettorale. Relativamente alle consultazioni elettorali del 26 maggio 2019, il viaggio di andata non può essere effettuato prima del 17 maggio 2019 e quello di ritorno non deve essere effettuato oltre il 5 giugno 2019. Nel caso sia necessario il turno di ballottaggio, il giorno 9 giugno 2019, il viaggio di andata non può essere effettuato prima del 31 maggio 2019 e quello di ritorno oltre il 19 giugno 2019.

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