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LEGA E M5S SI RICORDANO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Tutto è bene quel che finisce bene. Da venerdì 18 maggio in poi la bozza di contratto di governo M5S-LEGA, licenziata questa mattina, contiene un paragrafo dedicato agli italiani all’estero. Nelle versioni precedenti gli italiani all’estero non esistevano il che ci aveva indotto a solleticare l’attenzione di chi di dovere, segnalando questa assenza, sia pur ammettendo che poteva trattarsi di un’involontaria omissione.


Dopo questa nostra segnalazione, nella bozza finale distribuita stamattina appare il seguente paragrafo:
Punto 10 ...“Per quanto riguarda gli italiani residenti all’estero, è necessario valorizzare il loro patrimonio di esperienze e conoscenze per il sostegno del Made in Italy e la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Occorre inoltre riformare le procedure di voto per la circoscrizione estero e degli organi di rappresentanza del consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE e COMITES) per renderli più efficaci, trasparenti e meno soggetti a potenziali distorsioni del voto. Per COMITES e CGIE è necessaria inoltre una specifica riforma delle funzioni per armonizzarle con la presenza della rappresentanza parlamentare. Bisogna infine riorganizzare la rete diplomatica e consolare per garantire adeguati servizi al crescente numero di cittadini italiani che trasferiscono in modo permanente la propria residenza all’estero.”

Che ci sia o meno un nesso tra il nostro articolo e l’apparizione di questo paragrafo poco conta. Per noi la cosa importante è che ora il futuro governo abbia degli indirizzi precisi di politica per gli italiani all’estero e, poi, la cosa che ci conforta di più è che tali indirizzi comprendano le priorità emerse nella prima riunione dei 18 parlamentari eletti all’estero.