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111 CANDELINE PER LA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI DI GINEVRA – DI CINZIA PARMI

"Nel cuore della città di Ginevra, in rue du Peron al numero 16, si trova la sede della Società Dante Alighieri che nacque nel 1906 e che negli anni passati ha visto tra i suoi collaboratori personaggi del calibro di Luigi Einaudi, il futuro capo di Stato, Pietro Nenni e un conte della famiglia Sforza". A ricordarlo è Cinzia Parmi, che nell’ultimo numero de Il Giornale Italiano, mensile del CAIG - Coordinamento Associazioni Italiane di Ginevra, diretto da Silvano Cocco, firma un articolo sulle 111 candeline del Comitato della Dante.


"Ultimamente questa Associazione sta cercando di risollevarsi dopo un periodo nel quale l’interesse del pubblico ginevrino, sia italiano che straniero, è sembrato svanire. Nel 2016 la Dante Alighieri ha cambiato presidente e con la nuova gestione c’è la volontà di rinnovarsi e di ritornare un punto di riferimento per la diffusione della lingua e della cultura italiana, perfettamente integrato nella vita ginevrina.

Ricordiamo che la Società Dante Alighieri è stata fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosue Carducci con lo scopo di "tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana".

È soprattutto all’estero che le iniziative della Società Dante Alighieri possono vantare numeri che sono testimonianza evidente dell’impegno iniziato nel lontano 1889. I Comitati sparsi nel mondo sono 401, diffusi in circa sessanta Stati e curano l’attività di circa 8.698 corsi di lingua e cultura italiane, a cui sono iscritti più di 195.000 soci studenti. La Dante assicura poi la presenza del libro italiano attraverso 300 biblioteche disseminate in ogni parte del pianeta e dotate di oltre cinquecentomila volumi.

Ritornando alla realtà ginevrina, il nuovo presidente Claudio Santoni si pone come obiettivi principali la riorganizzazione della biblioteca, che vanta oltre 4000 libri; l’apertura di corsi serali, in modo da favorire la partecipazione di chi, per motivi di studio o di lavoro, non è in grado di frequentare i corsi diurni; diventare sede di esami per ottenere la certificazione Plida (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), ossia un attestato, riconosciuto dalle istituzioni culturali italiane, che conferma la conoscenza dell’italiano come lingua straniera; organizzare eventi culturali per promuovere la conoscenza dell’Italia con concerti, conferenze, dibattiti.

Qualcosa già si è visto. Il 3 febbraio si è svolta una visita in italiano guidata dallo stesso presidente Claudio Santoni; il 2 maggio il Dr. Gianni Hochkofler ha tenuto una conferenza dal titolo "I paesaggi del riso", mostrando relazioni tra storia economica, politica e conseguenze sul paesaggio in una regione tra Verona e Mantova a partire dal XVI secolo; il 16 maggio il prof. Enrico Tessitore ha tenuto una conferenza tra le possibili relazioni tra la musica ed il mal di schiena; il 17 maggio l’autrice Simona Baldelli ha presentato il suo libro "La vita a rovescio"; il 9 giugno si è tenuto un concerto con musiche di Rossini per celebrare la fine dell’anno scolastico.

Sul territorio ginevrino sono già presenti molte realtà simili alla Dante e Claudio Santoni non vuole entrare in concorrenza con esse ma, al contrario, è favorevole a collaborare e condividere iniziative, perché il fine ultimo è lo stesso per tutti: diffondere la cultura e la lingua italiana in territorio straniero.

Ma anche per gli italiani residenti a Ginevra e dintorni la Società può divenire un punto di incontro e confronto. I corsi, infatti, possono essere aperti anche a quella parte di connazionali che non vuole perdere la propria lingua e, magari, è interessata anche a corsi di storia dell’arte, o a partecipare ad altri eventi culturali. Quindi una nuova Dante Alighieri, aperta verso le esigenze di giovani, famiglie, anziani sia italiani che stranieri.

Se è concesso fare un paragone partendo dal nome, si potrebbe dire il Dante non del Paradiso, dove solo gli "eletti" possono accedervi, ma il Dante dei gironi infernali, più umano e meno cattedratico, pur mantenendo tutta l’autorevolezza pedagogica che da sempre contraddistingue le Società Dante Alighieri nel mondo.

Si può diventare socio con un piccolo contributo annuale e, soprattutto, partecipare alle varie iniziative che saranno proposte per l’anno 2017/18. Inoltre sono anche aperte le iscrizioni per i corsi, che partiranno dal prossimo settembre. Se siete interessati a saperne di più potete scrivere all’Associazione (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o telefonare (+41 22 311 50 76) o recarvi direttamente in sede, in rue du Perron 16, dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 17,30. Sicuramente è una nuova opportunità che Ginevra offre per tutti noi, perché, anche se la lingua italiana non è sicuramente la lingua più parlata al mondo, è comunque la lingua che più di tutte è veicolo di cultura".

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